“Sono trascorsi quasi cinque anni dal primo protocollo d’intesa per
l’approvazione del progetto e lo studio di pre-fattibilità
dell’intervento, ma da allora – sottolinea Desirè Manca - la
riqualificazione dell’ex carcere di San Sebastiano ancora si fa
attendere”.
“La storica casa circondariale, individuata dal Puc come bene
paesaggistico-architettonico e identitario, è stata scelta come futura
sede degli uffici giudiziari della città. Riconvertita in un grande
Polo giudiziario di 18.000 metri quadri, avrebbe dovuto ospitare la
sezione distaccata della Corte d'Appello, quella dei Giudici di Pace,
la sede dell'Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna, e
altri uffici delle amministrazioni giudiziarie e della Direzione
regionale dell'Agenzia del Demanio. Ma soprattutto, all’interno delle
vecchie mura avrebbe dovuto trovare spazio il “Museo della memoria
carceraria”, un museo dedicato alla memoria del luogo e delle persone
che lo hanno vissuto. Una struttura necessaria per la città, per il
territorio, per l'intera rete metropolitana nonché tassello importante
della rete museale del nord Sardegna”.
“Un progetto imponente e ambizioso – spiega Desirè Manca - finanziato
dall'Agenzia del Demanio con un investimento complessivo di 22 milioni
di euro (di cui 700 mila euro del Comune per la parte che riguarda il
Museo), che se completato consentirebbe un ingente risparmio di denaro
pubblico: quasi due milioni di euro l’anno, l’importo attualmente
speso per l’affitto degli uffici giudiziari sparsi in diverse zone del
territorio comunale”.
La riconversione dell’ex carcere non può attendere oltre per la
capogruppo del M5S Desirè Manca, prima firmataria di una mozione
(sottoscritta anche dai consiglieri Roberto Li Gioi, Michele Ciusa,
Alessandro Solinas) che impegna il Presidente della Regione e la
Giunta a mettere in pratica ogni iniziativa necessaria a garantire la
realizzazione del Polo Giudiziario dell’ex carcere di San Sebastiano,
in accordo con il Comune di Sassari, l'Agenzia del Demanio, il
Ministero dei beni e delle attività culturali (Mibac) e il Ministero
della Giustizia.
“L’ex carcere di San Sebastiano, monumento contemporaneo, deve essere
restituito alla città. Occorrono pertanto tempi certi di realizzazione
e l’impegno della nostra Regione affinché gli accordi presi sinora
possano finalmente portare al completamento di questo progetto capace
di assicurare un immenso valore aggiunto ad un edificio che ha fatto e
farà per sempre parte di questa città”.
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