“Queste non sono sagome, ma sono dei segnavita: perché ciascuna di
queste vite spezzate da mani mafiose e criminali ci indica la strada
per costruire una società più giusta”. Insieme a centinaia di studenti
giunti da tutta l’isola, il presidente nazionale di Libera don Luigi
Ciotti ha inaugurato a Gergei il Parco della Memoria”,
un’installazione realizzata da Libera Sardegna con la collaborazione
del Csv Sardegna Solidale per ricordare le oltre mille vittime
innocenti delle mafie (1011, per l’esattezza) e i cui nomi vengono
letti il 21 marzo in occasione della Giornata della memoria e
dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità
organizzata.
“Queste vite spezzate graffiano le nostre coscienze e ci danno il
coraggio di avere più coraggio” ha continuato don Ciotti. Ricordando
le parole di papa Francesco, il presidente di Libera ha ricordato che
“il comandamento non uccidere non condanna solo la violenza diretta ma
anche quella che si concretizza con le ingiustizie e con la povertà.
Un comandamento che ci impegna ad essere più vivi”.
Appena arrivato dal Guatemala, dove ha incontrato le associazioni che
fanno capo a Libera in America Latina, don Ciotti ha quindi raccontato
la realtà drammatica che si sta vivendo in alcuni paesi: “In Messico
nell’ultimo anno le persone uccise dalla criminalità sono state
novemila. Ho incontrato madri che chiedono giustizia per i loro figli,
e Libera anche in America Latina è presente, grazie all’impegno di
giovani come voi”.
Il Parco della Memoria, unico in Italia, è stato allestito nell’ex
pista di go-kart presso il bene confiscato a Su Piroi, uno delle
centinaia di beni che, sottratti alla criminalità, grazie alla legge
109/96 promossa da Libera si è trasformato in luogo di lavoro, di
formazione, di cultura, di accoglienza e servizio.
Ogni sagoma è alta circa un metro e ottanta e riporta i nomi e una
breve biografia di ognuna delle oltre mille vittime innocenti. Il
progetto di Libera Sardegna è partito oltre un anno fa. Da luglio
scorso è iniziata poi l’installazione delle sagome, che si è conclusa
a fine ottobre. Nei giorni scorsi una decina di sagome erano state
vandalizzate da ignoti, ma sono state ripristinate in occasione
dell’inaugurazione di oggi.
“Grazie al Parco della Memoria il bene di Su Piroi sarà ancor di più
un centro di riferimento per il volontariato sardo e per una serie di
progetti che avranno al centro l’educazione alla legalità” ha
affermato il presidente di Sardegna Solidale e referente di Libera
Sardegna Giampiero Farru.
Benché funestata da una pioggia battente, la mattinata è stata ricca
di interventi. All’inaugurazione erano presenti infatti centinaia di
giovaniprovenienti da tutta l’isola, protagonisti del progetto “Scuola
& Volontariato”. I ragazzi hanno portato la loro testimonianza sulle
decine di progetti di volontariato attivati grazie ad un accordo tra
il Csv Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Sardegna.
Ma a su Piroi erano presenti anche il prefetto di Cagliari Bruno Corda
e la prefetta di Nuoro Anna Abruzzese, i rappresentanti delle forze
dell’ordine e del Corpo Forestale, insieme al sindaco di Gergei
Rossano Zedda, a quello di Escolca Eugenio Lai, al magistrato della
Direzione distrettuale Antimafia di Cagliari Guido Pani e al
presidente del Comitato per la Marcia della Pace don Angelo Pittau.
Particolarmente toccanti sono state le parole dei familiari di due
vittime della criminalità organizzata. “Per me è stata una emozione
fortissima venire in questo Parco e vedere la sagoma dedicata a mia
sorella” ha detto Claudia Loi, sorella di Emanuela, l’agente di scorta
al giudice Borsellino e morta nella strage di via D’Amelio. “Emanuela
era una ragazza normale ma ci ha lasciato in eredità un messaggio
fortissimo: non è necessario sacrificare la propria vita per difendere
i valori della giustizia e della legalità”.
Per Pino Tilocca, figlio del sindaco di Burgos Bonifacio Tilocca
ucciso da un ordigno nel 2004, “quando ho visto la sagoma di mio padre
ho capito che ora non siamo solo noi familiari a ricordarlo, e questo
per noi è molto importante”.