Forse è in arrivo una soluzione per il chiosco incastrato fra
battigia marina e le tutelatissime dune di Chia, davanti all’isolotto
di Su Giudeu e le dune stesse.
Il Comune di Domus de Maria – Ufficio tecnico ha comunicato (nota
prot. n. 8114 del 18 luglio 2019) di aver disposto il “rilievo del
perimetro della concessione demaniale marittima nr. 39 del 20.05.2004
all’interno della quale è posizionato un chiosco denominato ‘Araj’, di
proprietà del Sig. Bertolotti Alberto”.
Tale “rilievo rilievo sarà esteso a tutte le concessioni demaniali
marittime presenti in tutto il litorale di Chia, per la verifica della
corrispondenza dei titoli a suo tempo rilasciati su suolo demaniale
dai vari Enti deputati a tale scopo”.
Infatti, i fenomeni meteo-marini hanno provocato un evidente mutamento
della linea di battigia e il posizionamento dei servizi balneari deve
rispondere al rispetto delle norme di tutela della pubblica fruizione
del demanio marittimo e della salvaguardia degli ambienti dunali.
L’Ufficio tecnico comunale evidenzia, giustamente, che “il fenomeno di
scalzamento del piede della duna nel corso delle mareggiate, come
accade diffusamente anche in tutte le altre spiagge dei litorali
costieri, è un processo spontaneo e normale in un ambiente dinamico ed
in equilibrio come quello del sistema spiaggia-duna, privo di
manufatti e altri ostacoli rigidi. Le dune sono naturalmente
predisposte alla funzione di serbatoio sedimentario della spiaggia,
ciclicamente sono sottoposte ad erosione da parte del moto ondoso e
successiva ricostruzione sotto l’azione del vento. Per questa
ragionele dune devono necessariamente essere lasciate libere da
manufatti ed altri ostacoli, al fine di trovare un equilibrio dinamico
con la spiaggia, in funzione delle diverse condizioni meteomarine.
Tale problematica, condiziona frequentemente durante il periodo
estivo, il posizionamento dei manufatti a carattere stagionale e di
facile rimozione presenti nelle concessioni demaniali marittime in
essere, rispetto all’originaria collocazione prevista nell’atto
concessorio”.
L’Ufficio tecnico comunale ha chiamato tutte le amministrazioni
pubbliche competenti (Capitaneria di Porto, Agenzia del Demanio,
Soprintendenza, Regione, ecc.) ad esprimersi sulle procedure per la
revisione delle ubicazioni delle concessioni demaniali marittime in
vigore.
Infatti, la fascia dei 5 metri dalla battigia marina dev’essere libera
per consentire il transito di tutti – italiani e stranieri – che
vogliano beneficiare della spiaggia, così come le dune e una fascia di
almeno 5 metri dalla loro base dev’essere libera e non deve far parte
di concessioni demaniali per salvaguardare un ambiente naturale unico
e straordinario.
Così affermano le normative vigenti (l’art. 3, comma 1°, lettera c,
della determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma
della Sardegna n. 1113 del 20 maggio 2019, ordinanza balneare annuale
regionale 2019, e l’art. 21 delle ‘Linee Guida per la predisposizione
del Piano di Utilizzo dei Litorali con finalità turistico ricreativa’,
deliberazione Giunta regionale 10/28 del 17 marzo 2015).
L’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico onlus aveva
inoltrato (6 luglio 2019) una specifica istanza di accesso civico,
informazioni ambientali e adozione di provvedimenti per verificare la
legittimità o meno del posizionamento della struttura, coinvolgendo i
Ministeri dell’ambiente e dei beni e attività culturali, la Regione
autonoma della Sardegna, il Comune di Domus de Maria, il Corpo
forestale e di vigilanza ambientale, la Guardia costiera.
In un primo momento il Comune di Domus de Maria ha risposto (nota
prot. n. 7402 del 10 luglio 2019) affermando che il chiosco con
servizi balneari venne autorizzato con due concessioni demaniali
marittime (n. 170 del 24 maggio 2000 e n. 98 del 23 luglio 2001), poi
“unificate” con la determinazione Direzione Serv. centrale Demanio e
Patrimonio della Regione autonoma della Sardegna n. 661/D del 20
maggio 2004 per mq. 1213,50 (mq. 882 superficie scoperta + mq. 331,50
superficie scoperta). Infine, con provvedimento unico SUAPE Domus de
Maria n. 8494 del 12 settembre 2017, la concessione demaniale (sempre
foglio 306, mappale 50 parte) con lo stabilimento balneare è stata
rinnovata, con autorizzazione paesaggistica esplicita della
Soprintendenza cagliaritana per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
(nota prot. n. 9528 dell'11 maggio 2017).
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha analogamente risposto
(nota prot. n. 49489 del 17 luglio 2019), comunicando che “altri
competenti Organi di polizia hanno effettuato gli accertamenti
richiesti”, dei quali s’attendono gli esiti. Ha, inoltre, inviato il
parere Servizio Valutazioni Ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma
della Sardegna n. 7618 del 12 aprile 2017 conclusivo della procedura
di verifica di assoggettabilità a valutazione di incidenza ambientale:
l’esito è stato positivo (non è stato dato corso alla più complessa
procedura di valutazione di incidenza ambientale), fra le altre a
condizione che “tutte le strutture” fossero “posizionate ad una
distanza minima di 3 m dalla staccionata che delimita le dune; non è
consentito occupare neanche temporaneamente lo spazio fra strutture
balneari e staccionata”.
Unico dettaglio: il chiosco sorge a due passi dal mare, alla base
delle dune, non emerge il rispetto della fascia di 5 metri dalla
battigia marina e di 5 metri dal piede delle dune.
Così come fin troppi buontemponi bivaccano sulle dune, senza che
nessuno li cacci via e li sanzioni pesantemente.
Il Comune di Domus de Maria, però, ha fatto un primo passo perché il
chiosco-muro di Chia venga spostato.