Il 16 luglio 1969 la Nasa lanciò da Cape Canaveral il razzo Saturno V
che quattro giorni dopo avrebbe portato la navetta Apollo 11 al primo
allunaggio della storia. In occasione del cinquantesimo anniversario
di questa impresa eccezionale, la Società Astronomica Turritana
organizza un doppio appuntamento all’Osservatorio astronomico di
Siligo, a ingresso libero e aperto a tutti.
Martedì 16 luglio, a partire dalle 21 si terrà un’apertura
straordinaria grazie all’evento “La Notte della luna rossa”, una rara
occasione per assistere all’eclissi parziale del satellite naturale
terrestre. Sabato 20 luglio, alle 20 si celebreranno “I primi passi
sulla luna” in concomitanza dell’anniversario del primo sbarco.
Sarà
possibile vedere il cielo estivo e la luna che sorgerà calante in
tarda serata sia con i potenti telescopi dell’osservatorio, sia con
una copia odierna del piccolo telescopio utilizzato da Galileo.
Nel corso della serata di divulgazione scientifica, sarà presentata la
mostra realizzata dalla SAT per la “Scienza in Piazza 2019” con gli
approfondimenti a tema: dall’avvio del programma Apollo nel 1961 per
volontà del presidente Kennedy alla progettazione a opera di Werner
Von Braun (padre delle V2 naziste), per arrivare alla missione degli
astronauti Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin. Gli esperti
ricorderanno gli aspetti più singolari e gli aneddoti di questa
impresa umana e scientifica ancora oggi sorprendente, sia per le
scelte tecnologiche che per la dimensione e l’audacia. Basti pensare
che il Saturno V è ancora oggi il razzo più grande e potente mai
costruito, e rappresenta anche la macchina più colossale realizzata
dall’uomo, con un’altezza di oltre centodieci metri e una massa di
quasi tremila tonnellate
Si potranno analizzare tutte le cinque missioni successive, anche
attraverso le immagini della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter
lanciata nel 2009, che ha fotografato le tracce lasciate dai diversi
allunaggi. A tal proposito, si affronterà anche il tema dei
complottisti e le teorie del negazionismo. Infine, Gian Nicola Cabizza
terrà una breve conferenza su “La luna da Dante a Galileo”, che
permetterà di capire come sia radicalmente modificata la
interpretazione del corpo celeste più prossimo alla terra nella
visione dei due grandi studiosi.