Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia
Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, ha fatto
visita agli Uffici dipendenti della Capitaneria di Porto di Olbia dove
ha incontrato i militari e i titolari degli Uffici locali marittimi di
Cala Gonone e La Caletta, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di
Golfo Aranci e i suoi uffici minori Porto Cervo e Porto Rotondo,
esprimendo parole di vivo ringraziamento e sincero compiacimento per
le importanti e concrete attività svolte dal personale della
Capitaneria di porto in tutti i presidi marittimi.
Il Comandante Generale, accolto dal Direttore Marittimo e Comandante
del Porto di Olbia, Capitano di Vascello Maurizio Trogu, ha altresì
incontrato i Sindaci dei comuni di Golfo Aranci, Dorgali, Siniscola e
Posada con i quali ha inteso confermare e ribadire l’impegno che ogni
giorno gli uomini e le donne delle Capitanerie di Porto - Guardia
Costiera mettono nel proprio unico e fondamentale lavoro a tutela
della sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino e costiero ed
al servizio delle comunità locali.
La scelta di visitare gli Uffici più periferici della Direzione
Marittima ha voluto significare un momento di vicinanza al personale
che ogni giorno affronta le sfide quotidiane in realtà a volte
disagiate con la serietà e la professionalità che contraddistinguono
il nostro Corpo.
Sabato 06 luglio si è svolta invece l’inaugurazione del rinnovato
Ufficio Locale Marittimo di Porto Cervo, Madrina della Cerimonia il
Prefetto di Sassari Maria Luisa D’Alessandro, con la benedizione degli
Uffici da parte del Vescovo della diocesi di Tempio Ampurias S.E.
Mons. Sebastiano Sanguinetti, alla presenza delle più alte cariche
istituzionali civili e militari.
Dopo il discorso di ringraziamento del Direttore Marittimo e
Comandante del Porto di Olbia, il Comandante Generale ha preso la
parola evidenziando ancora una volta la fondamentale importanza del
controllo capillare del territorio che può attuarsi solo attraverso la
preziosa attività degli uffici minori del Corpo delle Capitanerie di
Porto soprattutto in una realtà di eccezionale valore ambientale ed
altissima complessità turistico balneare come la Sardegna che conta
una superficie terrestre di 24.000 kmq a fronte di un’estensione
dell’area SAR da presidiare di 71.000 kmq, con uno sviluppo costiero
di 1800km che rappresenta, come rimarcato dell’Ammiraglio, la distanza
che intercorre fra Roma e Londra.
Sono questi i numeri con i quali gli uomini e le donne delle 5
Capitanerie di Porto dislocate in una regione che conta, fra le altre
meraviglie, 7 aree marine protette e che rientra a pieno titolo nel
Santuario dei cetacei, devono confrontarsi quotidianamente e anche
grazie alla sinergia con le istituzioni locali, riescono a garantire
alla collettività ed ai numerosissimi turisti che ogni anno si
riversano in Sardegna di vivere appieno le realtà marine e costiere in
piena e totale sicurezza.
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