“Mancano persino i presidi più banali come aghi, mascherine
chirurgiche e soluzione fisiologica. Non mi stupisce che i reparti di
oculistica degli ospedali di Ozieri e Alghero siano stati costretti a
sospendere l’attività operatoria. Con rammarico devo constatare che il
collasso della sanità sarda, quest’estate, non risparmia nessun centro
della Sardegna. Dopo lo stop alle operazioni ad Alghero e Ozieri, è
quindi il reparto di Oculistica dell’Azienda ospedaliero universitaria
di Sassari a doversi sobbarcare un doppio carico di lavoro. A dover
fare i salti mortali è un reparto che dispone di una sola sala
operatoria attiva, e di una seconda sala attrezzata, pronta all’uso da
un anno, che non può entrare in funzione perché mancano gli
accreditamenti regionali”.
È un lungo elenco di criticità quello evidenziato dalla capogruppo del
M5S Desirè Manca e dal consigliere Roberto Li Gioi, firmatari di
un’interpellanza che punta a far riprendere al più presto l’attività
operatoria negli ospedali di Alghero e Ozieri.
“Ai carichi di lavoro già pesanti al quale è sottoposto il reparto di
Oculistica dell’AOU – che esegue circa 3000 interventi l’anno - si
aggiunge ora un altro macigno, ovvero il ritardo nell’attivazione
della rete assistenziale che avrebbe dovuto coinvolgere la Clinica AOU
Sassari, l’ospedale Marino di Alghero, quelli di Ozieri, Olbia e
Tempio. E che avrebbe dovuto consentire l'avvio dell'esecuzione degli
interventi chirurgici di rimozione della cataratta in regime di Day
Service anche negli ospedali di Olbia e Tempio”.
Il dito è puntato contro i tempi d’attesa, biblici: “Per una
tomografia ottica computerizzata i pazienti oculistici devono
attendere in media sei mesi. Date le condizioni di isolamento delle
comunità locali– prosegue Manca - la rete integrata delle equipe
oculistiche risulta essenziale. Non possiamo privare le categorie più
deboli come disabili e anziani di un servizio così prezioso. Stiamo
costringendo alcune fasce di pazienti ad affrontare lunghi viaggi in
auto per poter raggiungere l’ospedale più vicino, dato che ad
agevolarli non può essere di certo l’efficienza dei sistema dei
trasporti pubblici sardi”.
La capogruppo del Movimento Cinque Stelle chiede all’assessore
regionale alla Sanità Mario Nieddu, innanzitutto, se sia a conoscenza
dei disagi e delle criticità che interessano i pazienti oculistici
sardi, e in secondo luogo cosa intenda fare “per permettere la ripresa
delle attività operatorie dei reparti di Oculistica negli ospedali di
Alghero e Ozieri”.
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