Sabato 22 giugno Villanova Monteleone renderà onore al carabiniere
partigiano Salvatore Meloni, insignito della Medaglia d’Argento al
Valor Militare, con la cerimonia di intitolazione della locale
caserma, che ospita da oltre un secolo la Benemerita.
La cerimonia, organizzata di concerto con l’Arma dei Carabinieri,
avrà inizio alle ore 9.50 presso la Piazza Delogu Ibba. Subito dopo
l’alzabandiera verrà scoperta la targa commemorativa a cui seguiranno
gli interventi e gli onori delle massime autorità militari, civili e
religiose.
La cerimonia sarà arricchita dalla presenza del “Coro de
Iddanoa”, della Banda musicale “Euterpe” e del “Gruppo Folk Tradizioni
Popolari”.
Sono stati invitati a partecipare i massimi rappresentanti
civili, religiosi e militari della Regione Sardegna.
Nato a Villanova il 16 agosto del 1922, Salvatore Meloni partì
volontario nell’Arma il 26 aprile del 1941, quando l’Italia si trovava
nel pieno della seconda guerra mondiale.
Il 7 ottobre del 1943, un
mese dopo l'armistizio di Cassibile, egli fu tra i tanti carabinieri
di stanza a Roma che furono arrestati, disarmati e deportati dalle
milizie nazifasciste per volere di Kappler e del maresciallo Rodolfo
Graziani.
Circa duemila carabinieri furono caricati su treni merci ed avviati
verso i campi di prigionia della Germania nazista.
Con alcuni
compagni, tra cui il villanovese Antonio Piras, riuscì a saltare dal
treno e a rientrare clandestinamente a Roma per aderire quasi subito
alla formazione partigiana organizzata dal generale dei carabinieri
Filippo Caruso.
Nel contempo, egli fu “infiltrato” nella Guardia Nazionale
Repubblicana che aveva assorbito i Carabinieri Reali, sciolti
d'imperio subito dopo l'8 settembre.
Insieme ad altri carabinieri che
avevano aderito al Fronte Militare clandestino in Roma, si rese
partecipe di rischiose azioni di sabotaggio e controinformazione.
Dal
marzo del 1944, con le forze alleate che stavano faticosamente
risalendo la Penisola, entrò a far parte della scorta armata del
Generale Angelo Odone che aveva sostituito Giuseppe Cordero di
Montezemolo, fucilato alle Fosse Ardeatine, quale Capo di Stato
maggiore del Fronte Militare Clandestino.
Di quella scorta, facevano parte anche il Brigadiere Enrico Zuddas e
l’altro villanovese Antonio Piras. Il 29 maggio del 1944 la polizia
nazifascista arrestò il generale Odone presso Piazza della Libertà in
Roma e colpì a morte Zuddas e Meloni che avevano reagito
coraggiosamente al tentativo di arresto.
Antonio Piras riuscì a
dileguarsi tra la folla e a scappare. Pochi giorni dopo, Roma fu
finalmente liberata dalle forze alleate.
Enrico Zuddas fu insignito
della Medaglia d'Oro al valor militare ed ebbe da subito il giusto
tributo per la sua attività antifascista e per l'eroico epilogo della
sua giovane vita. Roma ed altri centri, tra cui il comune natio di
Dolianova, gli hanno tributato vie e piazze.
L'attuale sede del Comando Regionale Carabinieri della Sardegna è
intitolata a lui, così come alla sua memoria è stato intitolato il 38°
Corso A.S. (Allievi Sottufficiali) dell'Arma nel biennio 1985-1987.
Soltanto nel 1950, anche il suo compagno di sventura Salvatore Meloni
fu insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare per la sua
partecipazione alle attività partigiane e per la tragica vicenda che
condivise con il brigadiere Zuddas.
Con l’intitolazione della locale Caserma dei Carabinieri si vuole,
pertanto, ricordare un figlio villanovese che ha dato la propria vita
per la difesa della libertà e della patria natia.
Un bel gesto, grazie
alla disponibilità dell’Arma dei Carabinieri e del comandante della
Stazione Carabinieri di Villanova Monteleone Mar. magg.
Giancarlo
Martinez, che, unitamente all’Amministrazione Comunale villanovese,
hanno voluto ricordare il sacrificio ed il nome del Car. Salvatore
Meloni.