Nell’ambito della più ampia attività di controllo delle violazioni
urbanistico ambientali consumate nel territorio di competenza della
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania
(l’intera Gallura) e segnatamente nel caso di specie, riguardante la
fascia costiera della Costa Smeralda (Porto Rotondo), come disposta
dal Procuratore della Repubblica di Tempio P. Dott. Gregorio CAPASSO e
delegata a quella Sezione di P.G. competente (Corpo Forestale,
Capitaneria di Porto e Polizia Locale), nonché ai relativi servizi di
P.G. presso i Comandi dell’Arma, nella mattinata di oggi 14.06.2019 i
Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) hanno
eseguito il sequestro preventivo dei locali interrati della c.d.
“Villa dei Pesci” ubicata a 300 metri dal mare in loc. Porto Rotondo,
area dichiarata di notevole interesse pubblico.
I Carabinieri del Nucleo TPC di Cagliari hanno riscontrato che il
piano seminterrato dell’immobile, assentito a cantina, era stato
invece modificato con destinazione residenziale mediante realizzazione
di un’area benessere SPA, bagno turco, sauna, camera da letto e bagno.
Le indagini hanno inoltre permesso di documentare che la porzione di
immobile era già stata interessata nel marzo del 2007 da un
provvedimento di sequestro preventivo eseguito dai Carabinieri di
Porto Rotondo e dall’Ufficio di Vigilanza edilizia poiché, anche in
quella occasione, era stata accertata la totale difformità tra lo
stato dei luoghi e quanto assentito con concessione edilizia.
Questo risultato, che si inquadra nell’ambito dell’attività di tutela
svolta dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, è
stato raggiunto grazie alla sinergia operativa con la Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari che ha contribuito,
sull’aspetto tecnico, a far emergere le criticità riscontrate.
Le
persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica per i
reati di opere eseguite in assenza del titolo abilitativo valido,
cambio di destinazione d’uso dell’area, falsità ideologica commessa
dal privato in atto pubblico e falsità ideologica in certificati
commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.