Il sindacato CISAL domani mattina 14 Giugno, manifesterà il suo
dissenso davanti alla sede del Punto Enel di Via Don Minzoni ad
Alghero.
A seguito di diversi incontri nazionali con l’azienda tenutisi a Roma
che, dopo palesate volontà esposte fra luglio e agosto 2018, di voler
chiudere tutti i 120 Punti Enel d'Italia, modificando questo progetto
in corsa, che FederEnergia CISAL non ha mai condiviso poiché poco
comprensibile, l’azienda dichiara di voler migliorare il servizio alla
sua clientela a parole, ma nei fatti da corso ad un piano di
razionalizzazioni diffuse, fra queste purtroppo anche la chiusura del
Punto Enel di Alghero.
FederEnergia CISAL ha provato nelle varie fasi di confronto a far
ripensare l'azienda ma senza successo.
Motivando praticamente e con dati concreti che questa azione aziendale
sarà un problema di sicuro per tutta la clientela e non solo per i
cittadini di Alghero. In Sardegna, stessa sorte riguardò Carbonia
qualche anno fa.
Ma crediamo che si tratti solo di un fatto temporale,
l'Enel lascerà il vuoto dietro di se un pò alla volta e il maggiore
onere sarà a carico dell'utenza che non avrà più specialisti a gestire
questo servizio.
FederEnergia CISAL non ha mai condiviso questa decisione e più in
generale non condivide le chiusure. Coerentemente a quanto già
affermato, oltre ad esprimere contrarietà alla chiusura di un servizio
rivolto alla cittadinanza, alle imprese e alle associazioni, che in
futuro potrà rivolgersi solo ai call center o a dei negozi partner ad
opera di terzi. Siamo contrari poiché l'azienda in generale va a
strutturarsi per non gestire più direttamente i suoi clienti, che
saranno amministrati da imprese o sul web, ma crediamo in particolar
modo che, i clienti delle isole e del sud in generale non gradiranno
questa strategia imprenditoriale, poiché il contatto con le persone e
alle volte la comprensione delle problematiche fanno la differenza,
soprattutto riguardo a casi umani e situazioni particolari.
Crediamo che proprio in un momento come quello attuale, perdere il
contatto con i clienti sia deleterio per l’obiettivo aziendale di
fidelizzare e mantenere la clientela il più possibile con Enel. Il
riferimento assolto sino ad oggi personale all’interno del Punti Enel
è sempre stato una garanzia di qualità del servizio offerto alla
clientela, momento di dialogo, manifestazione di fiducia, ecc ...per
tutta la clientela e la cittadinanza, per le comunità limitrofe e
supporto per le imprese. Franco Peana per la Segreteria Regionale
FederEnergia CISAL .
"Manifestiamo il nostro dissenso perché viene a mancare un servizio e
un mestiere rivolto alle persone, nato ad Alghero prima della
nazionalizzazione, che seppur modificandosi in vari momenti di storia
aziendale è sempre stato un riferimento anche per i paesi circostanti
ad Alghero, esteso sino Thiesi e al Meilogu e per raggiungere perfino
Ozieri e diversi paesi del Goceano, oggi addirittura allungato sino a
Bosa dopo le ultime riorganizzazioni aziendali.
Nei primi anni 2000 il
punto Enel di Alghero vantava 12 impiegati.
Oggi il personale si è ridotto a 5 unità, che sfornano centinaia di
consulenze al giorno con una professionalità straordinaria messa al
servizio dei clienti, maturata in decenni di attività incessante, ma
che l’azienda non intende garantire più se non con negozi partner che
sono…ben altra cosa. Un altro servizio e un altro mestiere che viene
cancellato, altri posti di lavoro che vengono annientati per lasciare
spazio a nuovo precariato.
Si riduce a questo il nuovo progetto di riorganizzazione della
multinazionale dell'energia elettrica, un tempo ente elettrico
nazionale, che predilige sempre più affari e investimenti all'estero e
in silenzio lascia l'Italia...non si fanno più investimenti, posti di
lavoro cancellati, sedi che si chiudono, viene a mancare un patrimonio
di esperienze e di uomini e donne che hanno scritto in pezzo di storia
dell'industria elettrica...il tutto attorniato da silenzio
assordante”.