Si chiamava Alberto Melone, 19 anni, algherese, la vittima
dell'omicidio avvenuto in un appartamento di piazza del Teatro ad
Alghero nella tarda serata di venerdì. Il giovane è stato ucciso con
un colpo di pistola. E' stato un vicino di casa non appena sentito lo
sparo a informare i carabinieri della Stazione di via Don Minzoni. Il
pochi minuti i militari hanno raggiunto la piazza del Teatro, sono
saliti al primo piano e hanno trovato il giovane agonizzante, morirà
subito dopo rendendo inutile l'intervento dei medici del 118 allertati
immediatamente dai carabinieri. Nella stessa serata di ieri un giovane
è stato accompagnato in caserma e sottoposto a interrogatorio. Gli
inquirenti non parlano, niente trapela, ma una serie di circostanze
fanno ritenere che l'omicidio, e le cause che lo hanno determinato,
potrà essere chiarito a breve, compresa l'identificazione
dell'assassino.
Il giovane ucciso è figlio di un commerciante
conosciutissimo in città, Antonello Melone, titolare del Bar Da
Trico, nella via Mazzini, adiacente il mercato Civico, dove lavorava
lo stesso Alberto.
Una famiglia di grandi lavoratori, stimata e benvoluta, addosso alla
quale si è abbattuta una immane tragedia che ha sconvolto la loro
vita. Difficile raccontare lo strazio della madre e del madre di
Alberto non appena gli stessi carabinieri hanno riferito la notizia.
Mentre Alberto veniva ucciso nell'appartamento di piazza del Teatro,
il padre Antonello era come sempre al lavoro, i militari lo hanno
raggiunto nel bar di via Mazzini, lo hanno informato e lo hanno
accompagnato sulla scena del delitto. Una prova terribile anche per i
militari, chiamati a svolgere per dovere compiti difficili soprattutto
in presenza di eventi così tragici e dolorosi.
Si parla di uno o più
colpi di pistola, i dettagli di questa tragedia si conosceranno
soltanto non appena si concluderanno le perizie in atto. Sul posto
anche il nucleo della scientifica dei Carabinieri.
Sulle cause del delitto in questo momento circolano le voci più
disparate. La cronaca ha le sue regole, spesso impietose e crude, ma
appare corretto in questa delicatissima fase attendere le conclusioni
cui giungeranno gli inquirenti e la Procura della Repubblica che sta
seguendo direttamente il caso. E' invece possibile riferire che alla
famiglia Melone sono giunte attestazioni di affetto e partecipazione
da tantissimi amici e conoscenti. Il cordoglio è vastissimo ma anche
in presenza di una così forte e sentita solidarietà, sarà difficile
ridurre lo sgomento e il dolore provocato dalla morte violenta di un
ragazzo di soli 19 anni.
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