«A distanza di circa un anno dall’avvio dell’attività lavorativa, che
vede impegnate le nuove imprese vincitrici dell’appalto di pulizie
presso gli ospedali civili di Sassari e Ozieri, non si è ancora chiusa
la vertenza che vede contrapposti le ditte appaltanti e i lavoratori
aderenti alla UilTrasporti. – afferma il segretario UILTrasporti
Sassari Antonio Sias -.
I nodi focali su cui a tutt’oggi non si riesce a trovare l’accordo
riguardano l’organizzazione del lavoro e i criteri di avvicendamento,
i riposi settimanali, l’eccessiva frammentazione dell’attività
lavorativa e i carichi di lavorativi assegnati ai dipendenti».
In considerazione della connotazione contrattuale del personale – i
dipendenti sono quasi tutti occupati a tempo parziale e in buona parte
con contratti al 50% part-time - la UilTrasporti contesta appunto:
l’articolazione dei turni di rotazione; il meccanismo di riposo
settimanale che attualmente impone un aggravio pari a circa 40
giornate lavorative in più all’anno per ciascun addetto; il meccanismo
della frammentazione della prestazione lavorativa, spalmata in un arco
di tempo giornaliero che, di fatto, pregiudica ai lavoratori
l’opportunità di svolgere un’altra attività come previsto dalla
normativa sul part-time e il poter svolgere una vita familiare
considerata sostenibile, il tutto aggravato da notevoli costi
economici derivanti dai ripetuti rientri e avvicendamenti.
«In questi mesi diverse volte si è cercato di trovare un punto di
incontro e mediazione – puntualizza - ma nonostante le ripetute
proposte avanzate nel corso dei vari incontri e le numerose
sollecitazioni niente è stato recepito. A questo punto altro non
rimane che avviare un percorso di lotta che, partendo dall’ospedale
Civile di Sassari, punti a coinvolgere anche i lavoratori del presidio
ospedaliero di Ozieri, parte dello stesso lotto di appalto».
Quanto sopra citato è ormai consuetudine che si palesa ogni qual volta
avvengono i rinnovi di appalto nel settore dei multiservizi e delle
pulizie: «Nel tentativo di accaparrarsi il lavoro da parte dell'uno o
dell'altro soggetto - prosegue il segretario - assistiamo puntualmente
ad una corsa al ribasso dell’offerta, una situazione che in automatico
si ripercuote sul personale attraverso l’aggravio del carico di lavoro
e una serie di tentativi, da parte delle aziende datoriali, di
estorcere una maggior prestazione ferme restando ore contrattuali e
retribuzione».
In chiusura Sias ribadisce un ulteriore aspetto: «Ci sarebbe un’altra
considerazione da fare, non meno importante, che riguarda la qualità
delle pulizie effettuate e delle sanificazioni. È bene non dimenticare
che si sta operando all’interno di ospedali dove tematiche come la
pulizia e l’igiene non possono mai passare in secondo piano o, ancora
peggio, essere trascurate per una mera logica del profitto».