La cooperativa Achantus , impegnata con la propria forza lavoro nella
realizzazione della Sassari Olbia, da stamane ha occupato l'aula del
consiglio comunale di Olmedo.
La stessa coop olmedese segnala che i problemi delle diverse imprese
appaltatrici hanno creato la perdita di 32 posti di lavoro.
Attualmente i lavori della strada registrano una situazione
particolare :
lotto 6 SCARL Tecnis in procedura, Lotto 2 SCARL fallito, Lotto 5
Tecnis fallito,Lotto 7 SCARL fallito,Lotto 4 Grandi Lavori Fincosit
contratto rescisso.
"Questo è il lungo elenco delle aziende appaltatrici - segnala la
coop - che hanno segnato la fine di centinaia di piccole e medie
imprese del tessuto produttivo isolano, che con il loro operato hanno
permesso la realizzazione delle opere, sin ad oggi eseguite
dell’arteria più importante del Nord Sardegna e forse dell’intera
Isola quale è la Sassari Olbia.
Visto il perpetuarsi del silenzio da parte di ANAS, Regione Sardegna e
soprattutto dell’azienda che ancora non ci ha pagato, la Italiana
Costruzioni, detentrice degli appalti dei Lotti 3-5-6 della Sassari
Olbia, che continua a perseverare in azioni arroganti e lesive del
nostro diritto di essere pagati, i lavoratori e i soci della
Cooperativa Achantus hanno deciso di occupare da oggi 2 novembre la
Sala Consiliare del Comune di Olmedo, per rompere questo muro di
silenzio e indifferenza nei confronti della perdita di 32 posti di
lavoro.
Ringraziamo il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale di Olmedo
che insieme alla Coldiretti Regionale e Provinciale e al Presidente
Battista Cualbu, sono vicino a noi e ci stanno supportando in una
lotta sindacale nei confronti di quelle aziende che per il massimo
profitto stanno devastando un tessuto imprenditoriale e un’economia
così fragile come quella del Nord Sardegna.
La Italiana Costruzioni ci deve pagare perché è nostro diritto
ricevere i soldi per i lavori realizzati e contabilizzati da mesi.
L’ANAS e la Regione Sardegna – Assessorato ai Lavori Pubblici – devono
garantire che questo accada.
La nuova strada Sassari Olbia - conclude la Achantus - non è e non
deve diventare un cimitero per le imprese sarde".
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