Alghero, dopo l'UNESCO la riflessione: "Impariamo a credere nelle nostre ricchezze"

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A bocce ferme, dopo i brindisi e le foto di rito, arrivano anche i commenti dei gruppi minori di maggioranza sul riconoscimento UNESCO alle Domus de Janas.

Città Viva, AVS e M5S firmano insieme una nota che non si limita a festeggiare.

«Il recente inserimento delle Domus de Janas nella lista del patrimonio UNESCO è motivo di grande orgoglio che, in parallelo, deve farci riflettere sulle potenzialità ancora inespresse del nostro territorio e dell’intera Sardegna», scrivono.

Alghero, ricordano i consiglieri, è «un museo a cielo aperto», ma troppo spesso «non sempre è riuscita a dare il giusto valore a ciò che la rende unica».

Il problema? «Siamo noi stessi, come sardi, i primi a non credere fino in fondo nel valore delle nostre ricchezze», spiegano. Un atteggiamento che frena gli investimenti e riduce le opportunità.

Il riconoscimento UNESCO, per i firmatari, è «solo un primo passo». La vera sfida è far sì che la valorizzazione non resti sulla carta, ma diventi realtà nella vita quotidiana, nella gestione dei flussi turistici e nelle scelte politiche.

L’obiettivo è chiaro: «Dobbiamo imparare a credere di più nelle nostre risorse e impegnarci concretamente per rendere Alghero una destinazione di eccellenza turistica, culturale ed economica».

Firmato: Città Viva (Giampietro Moro), AVS (Anna Arca Sedda e Gian Piero Occhioni) e M5S (Giusy Piccone).

Una chiamata collettiva alla fiducia e al coraggio. Perché, dicono loro, le bellezze non bastano: serve crederci davvero.